Rappresentanza

Come faccio a designare un rappresentante?

Se non vuoi gestire autonomamente la tua CIP, puoi affidare il compito a un rappresentante di fiducia. La persona che ti rappresenta ha i tuoi stessi diritti e può consultare l’intera cartella.

Nella tua CIP, alla voce «Rappresentante», puoi designare una persona a tua scelta. Anche la persona che ti rappresenta deve avere una propria CIP.

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Il rappresentante di fiducia può essere una persona della sfera privata, come un familiare o un amico.

In alternativa puoi affidare questo ruolo anche a un professionista della salute, per esempio al tuo medico di famiglia o a una persona che ti presta le cure.

Il rappresentante accede tramite la propria CIP alla CIP della persona che rappresenta modificando la sua identità nel proprio account.

Posso gestire anche la CIP di familiari e amici?

Sì, è possibile gestire la cartella informatizzata del paziente (CIP) di un’altra persona (parente, amico, paziente).

A tal fine, la persona in questione deve autorizzarti a rappresentarla. Informati presso il tuo offerente di CIP su come funziona l’apertura della CIP in rappresentanza di un’altra persona.

Rappresentanza di persone incapaci di discernimento

In caso di bambini e persone incapaci di discernimento, la CIP può essere aperta e gestita da un rappresentante legale, nella figura dei genitori, per i figli, o di un rappresentante designato, per una persona posta sotto curatela generale.

Link esterno: Maggiori informazioni sulla rappresentanza nella CIP

Come faccio a gestire la CIP dei miei figli?

I genitori possono aprire e gestire una cartella informatizzata del paziente (CIP) per un figlio. Occorre tuttavia tenere conto dell’età del minore.

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Chi può aprire una CIP per un minore?

Sono autorizzate ad aprire e a gestire una CIP per un minore soltanto le persone che ne esercitano la rappresentanza legale.

Le disposizioni di diritto civile riguardanti la rappresentanza e quelle del diritto in materia di protezione dei minori e degli adulti disciplinano la rappresentanza di minori nel contesto della CIP.

Genitori

Autorità parentale congiunta: entrambi i genitori devono fornire il proprio consenso.

Genitori divorziati: se solo uno dei due genitori detiene l’autorità parentale, tale genitore può aprire una CIP per il figlio senza il consenso dell’altro genitore.

Tutela/Curatela

Un tutore è il rappresentante legale del minore e ha gli stessi diritti dei suoi genitori.

L’autorità di protezione dei minori e degli adulti (APMA) decide se il curatore esplica il proprio diritto di rappresentanza da solo o insieme ai genitori.

Non possono gestire la CIP di un minore

I patrigni e le matrigne nonché i genitori affidatari non detengono l’autorità parentale e non sono quindi autorizzati a rappresentare il minore.

Fino a quale età è possibile aprire una CIP per il proprio figlio?

La capacità di discernimento non è legata a un’età, ma al diverso grado di sviluppo di ogni individuo e va quindi valutata caso per caso. In linea di principio, un rappresentante legale è autorizzato ad aprire una CIP per l’adolescente di 12-15 anni. Si può supporre che un adolescente di 16 anni e più sia capace di discernimento, a meno che non vi siano ragioni obiettive che permettano di dubitarne (p. es. deficit cognitivi). Il minore stesso può dare il proprio consenso all’apertura di una CIP senza coinvolgere il rappresentante legale.

Posso aprire una CIP per mio figlio al momento della sua nascita?

Certamente. È possibile aprire una CIP a qualsiasi età. Tuttavia, per aprire una CIP c’è bisogno di una carta d’identità valida del bambino.

In tal modo tutte le informazioni relative alla salute di tuo figlio saranno registrate nella CIP e potranno essere consultate dai professionisti della salute a cui hai accordato il diritto d’accesso.